venerdì 27 giugno 2008

Box - Ossimorica,




Sull'ultimo numero di BOX, mensile di architettura e design molto interessante e ben fatto, è pubblicato un mio articolo dal titolo "Ossimorica".
Ne pubblico qui l'incipit sperando che abbiate voglia di comprarvi la rivista per arrivare fino in fondo.
Non vale andare da Hoepli e leggere a scrocco... BOX è davvero un bel magazine, vale i denari che spendete per comprarlo... ce ne fossero di più di riviste così!

OSSIMORICA di Romolo Stanco

La settimana che precede il Fuorisalone è per me - ormai da un paio d’anni - caratterizzata da una forsennata calma, o, se meglio preferite, da una pacata schizofrenia operativa.
I più attenti, i professori di lingua italiana, gli enigmisti incalliti e pochi altri - credo – avranno certamente individuato nel mio incipit un paio di “figure retoriche”, quelle particolari costruzioni linguistiche utilizzate dai letterati d’un tempo per suscitare nel lettore - tramite artifici di tecnica linguistica - “sensazioni ulteriori” rispetto al testo scritto. Nel caso particolare si tratta di un “ossimoro” ovvero di una contraddizione di termini posizionati vicini nel discorso scritto con il fine di accentuare o distorcere il senso di una determinata espressione.
L’incoerenza di un’espressione come “forsennata calma” esprime tuttavia in modo appropriato - ed effettivamente meglio di qualunque altra - la sensazione di conflitto sensoriale che provo in quei giorni.
Mi sembra pertanto, soprattutto agli inizi del mese di aprile, di rivalutare in modo particolare il senso della “contraddittorietà” come parte essenziale della nostra emotività, della nostra creatività espressiva e della percezione sensoriale di quello che ci circonda.
Pur vero è che guardare la Tv con un telefonino, scaricare la musica con un computer, conversare per ore con un amico australiano senza sborsare un euro, sicuramente rappresentano sintomi di una sostanziale incoerenza e - appunto – contraddittorietà alla quale ci stiamo forse abituando senza neppure accorgercene.
Il mondo della progettazione e del design, tuttavia, sembra ancora radicato in una ricerca di coerenza - quasi scolastica - che mira ad ingabbiare la logica progettuale in una sequenza lineare di atti in successione: dall’idea iniziale fino alla concretizzazione dell’oggetto architettonico/d’uso....

Continua ...

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